Mercoledì 13 marzo, alle ore 15-17, presso il Centro Culturale Veritas, via Monte Cengio 2/1 A, si è svolta la conferenza dal titolo INTELLIGENCE E TECNOLOGIE EMERGENTI PER IL CONTROLLO DEL PIANETA.

A questo link il video della serata:

Le tecnologie digitali rappresentano un formidabile strumento di dominio ponendo tutti, e il giornalista in particolare, davanti ad una serie di cruciali questioni deontologiche: la libertà di stampa, il diritto ad un’informazione qualificata e non automatizzata, le minacce all’etica professionale e alla democrazia (a causa di deepfake), la disinformazione propagandistica, la violazione della privacy e lo spionaggio sul lavoro d’inchiesta giornalistica.

Relatori: Mario Caligiuri (professore ordinario presso l’Università della Calabria,tra i primi a introdurre lo studio scientifico dell’intelligence in Italia, promuovendo master, centri di ricerca, convegni e collane editoriali); Guglielmo Cevolin (avvocato e professore aggregato di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università degli studi di Udine; vicedirettore del Master in Intelligence e ICT attivato presso l’ateneo udinese); Luciano Larivera (giornalista e direttore del Centro Culturale Veritas).

Nell’introduzione e nel corso della Conferenza, p. Larivera ha rilanciato alcune questioni cruciali per la deontologia giornalistica: il divieto per un giornalista di essere un agente di intelligence, la libertà di stampa, il diritto all’informazione qualificata e non automatizzata, le minacce alla professione e alla democrazia a causa di deepfake, disinformazione propagandistica, violazione della privacy e degli archivi giornalistici, spionaggio sul lavoro d’inchiesta giornalistica.

Il prof. Cevolin ha dialogato con il relatore principale richiamando le questioni connesse alla geopolitica è all’intelligence.

Le tecnologie digitali rappresentano un formidabile strumento di dominio che ha come obiettivo definitivo la conquista della mente, oltre la quale non c’è altro.

Per capire quello che sta accadendo, dobbiamo cogliere i segnali deboli e unire i punti. Di conseguenza, il metodo dell’Intelligence diventa decisivo. In questo modo, possiamo guardare con occhi diversi la guerra in Ucraina e lo scandalo Qatargate al Parlamento europeo, le tensioni anarchiche nel nostro Paese e le reali dinamiche della riconferma del presidente della Repubblica, i limiti evidenti dell’informazione italiana e gli aspetti necessari della riforma dell’Intelligence nazionale.

Queste e altre vicende sono state illuminate con una nuova luce, andando al di là delle apparenze per evitare di finire nell’ingranaggio del pensiero unico e della disinformazione.

Biografie dei Relatori

Mario Caligiuri è Professore Ordinario all’Università della Calabria, Mario Caligiuri è stato tra i primi a introdurre lo studio scientifico dell’intelligence in Italia, promuovendo master, centri di ricerca, convegni e collane editoriali.

Ha curato, tra gli altri, il testo di Robert D. Steele, Intelligence. Spie e segreti in un mondo aperto (2002), e il volume Intelligence e scienze umane. Una disciplina accademica per il XXI secolo (2016), entrambi editi da Rubbettino.

Tra i suoi libri più recenti: Intelligence Finanziaria (2022); Enrico Mattei e l’intelligence. Petrolio e interesse nazionale nella guerra fredda (2022); Introduzione alla società della disinformazione. Per una pedagogia della comunicazione (2019); Come i pesci nell’acqua. Immersi nella disinformazione (2019);

Geopolitica della mente. L’intelligence nel campo di battaglia definitivo è il titolo dell’ultimo libro di Mario Caligiuri, edito da Mazzanti nel 2024.

Guglielmo Cevolin è Professore Aggregato di Istituzioni di Diritto Pubblico all’Università di Udine, docente supplente per l’a.a. 2022-23 di Diritto dell’informazione e dei Media e Diritto dell’Informazione e della Comunicazione.

È Vicedirettore del Master universitario di I e II livello in Intelligence e ICT dell’Università di Udine per le materie Diritto e geopolitica e Intelligence e diritto.

È Presidente di Historia Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone dal 2014 e Coordinatore del LiMes Club Pordenone-Udine-Venezia dal 1996.

È ideatore e direttore del XXVII corso di geopolitica (2023) della Associazione Historia, primo corso interregionale in Italia per longevità e successo di pubblico.

È Vicepresidente della sezione regionale del Friuli Venezia Giulia della SOCINT Società Italiana di Intelligence. Socio onorario del Circolo della Stampa di Pordenone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *