Si svolge il prossimo 10 giugno alle ore 18 presso il Centro Culturale Veritas la conferenza “Respingere e confinare: dove sta andando la riforma del sistema di asilo in Europa?”

La conferenza avrebbe dovuto svolgersi lo scorso 16 gennaio, ma è stata rimandata per un impegno inderogabile di uno dei relatori.

Relatori saranno: Mauro Gagliardi, Vice capo dell’unità “Immigrazione irregolare e rimpatri” della Commissione europea; Gianfranco Schiavone, Presidente dell’ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà-Ufficio Rifugiati); p. Giovanni La Manna SJ, 
Direttore della Caritas di Trieste
.

Introduce e modera p. Luciano Larivera SJ, Direttore del Centro Culturale Veritas.

Le nuove linee guida del Parlamento europeo

Nel febbraio 2024, il Parlamento e i Paesi dell’UE hanno concordato il testo finale dei fascicoli legislativi che compongono il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, stabilendo nuove regole sulla gestione dell’asilo e dei flussi migratori. Dopo l’adozione del pacchetto completo nell’aprile 2024, i Paesi dell’UE hanno due anni di tempo per adottare il nuovo sistema nelle loro leggi nazionali.

Nell’UE, la procedura da seguire per richiedere lo “status di rifugiato”  fino ad oggi era disciplinata dal regolamento di Dublino. Il principio generale del regolamento determinava quale paese UE era responsabile dell’esame delle richieste di asilo. Nell’UE la regola generale era che il paese di ingresso di un migrante diventass automaticamente il paese responsabile.

Revisione del regolamento Dublino

Il sistema previsto dal regolamento di Dublino, che risale al 2003, mirava a individuare un unico Paese dell’UE responsabile della gestione di una domanda di asilo. Tuttavia, quando nel 2015 il numero di richiedenti asilo entrati nell’UE è aumentato vertiginosamente, Paesi come la Grecia e l’Italia hanno iniziato a faticare ad accogliere tutti i richiedenti. Il Parlamento chiedeva la revisione del sistema di Dublino dal 2009.

Il nuovo accordo sull’asilo e la migrazione

Il nuovo accordo, pone una forte attenzione sul miglioramento della gestione delle frontiere e sulla procedura di asilo per coloro che richiedono protezione alle frontiere, insieme ad una nuova fase di monitoraggio obbligatoria prima dell’ingresso per stabilire rapidamente lo stato del richiedente all’arrivo e velocizzare la gesione delle richieste.

Un pilastro fondamentale del patto è la necessità, da parte di tutti i Paesi dell’UE, di mostrare solidarietà ai Paesi che accolgono un numero elevato di migranti.

Tale procedura si basa sulla cooperazione volontaria e su forme flessibili di sostegno, che potrebbero tradursi in obblighi a seconda della criticità del momento.

Ecco i testi normativi approvati:

https://eur-lex.europa.eu/oj/daily-view/L-series/default.html?ojDate=22052024

 

 

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