Quest’anno ho svolto il periodo previsto per l’attività di alternanza scuola lavoro presso il Centro Veritas di Trieste. Questa l’associazione che ha promosso la nascita della Scuola Penny Wirton per favorire l’apprendimento della lingua italiana a stranieri bisognosi.

Sono stato tra gli insegnati della prima ora, insieme con altre mie compagne delle III G del Liceo linguistico Petrarca. Ho iniziato il mio periodo di alternanza scuola lavoro (ASL) in marzo, e l’ho concluso a giugno. E devo dire di essermi trovato molto bene.

È stata un’esperienza positiva non solo dal punto di vista lavorativo, poiché tutto ha sempre funzionato e non ci sono mai stati problemi, ma anche da quello umano perché il periodo di ASL mi ha fatto entrare in contatto con delle realtà ben diverse dalla mia.

All’inizio ero abbastanza teso, e col tempo mi sono reso conto che era meno semplice di quanto pensassi. Infatti le cose che io davo per scontato, come l’alfabeto o la pronuncia, ben differenti da quelli della loro madre lingua, risultavano estremamente difficili da insegnare.

Le difficoltà erano presenti da entrambe le parti.  Io, non essendomi mai trovato nei panni di un insegnante, ho dovuto escogitare diversi “trucchi” per superare i problemi e interessare lo studente alla lezione. Uno dei metodi è stato di fare esempi concreti, senza ricorrere al libro di testo e talvolta usare la lingua inglese per far capire i concetti non comprensibili se spiegati in italiano.

Il primo studente che ho seguita era un ragazzo  curdo di 22 anni, mentre il secondo, era un bengalese di 26. Con entrambi mi sono trovato molto bene. Ho cercato di rendere le lezioni il più leggere e interessanti possibili, mantenendo un rapporto amichevole e di collaborazione reciproca. I risultati sono stati eccellenti, non solo per il loro apprendimento progressivo, ma anche per la mia visione di una realtà così diversa e lontana da me: infatti spesso i due studenti mi raccontavano brevi episodi della loro vita e delle difficoltà incontrate nel nostro Paese.

A questo progetto ha partecipato circa metà della mia classe, e tutti sono stati soddisfatti di un’esperienza che ci ha arricchito umanamente. E crediamo sia stata utile alle persone che abbiamo incontrato e che senza dubbio non avremmo potuto conoscere, se non avessimo partecipato a questo progetto.

Voglio inoltre sottolineare l’efficienza, la professionalità e la gentilezza dei volontari del centro che ci hanno affiancato, fornendoci gli strumenti didattici più utili e aiutandoci in qualche momento di difficoltà.

Spero inoltre che questa esperienza  possa essere vantaggiosa per un eventuale futuro da insegnante.

Emiliano Chicco