Martedì 12 marzo dalle 17.30 alle 20.00 si è svolta la lezione di apertura del corso “Capire le migrazioni internazionali“, che si distribuisce su sei giornate, di martedì, con due appuntamenti al mese, fino al 14 maggio.

In una serata inaugurale intensa e partecipata è stato presentato il 7° Rapporto sul diritto d’asilo curato dalla Fondazione Migrantes, il più autorevole e accurato studio sul sistema della protezione internazionale e dell’accoglienza in Italia, con uno sguardo sulla situazione europea (per maggiori informazioni sul Rapporto: https://www.migrantes.it/il-diritto-dasilo-
report-2023-liberi-di-scegliere-se-migrare-o-restare/
)

Tra il pubblico, molti giornalisti, insegnanti e studenti universitari, oltre ad un nutrito gruppo di volontari della Caritas e di altre associazioni attive nella vicinanza alle persone migranti.

Ha introdotto la serata mons. Enrico Trevisi, vescovo di Trieste. Hanno quindi preso la parola Cristina Molfetta, curatrice del Rapporto; Gianfranco Schiavone, presidente ICS e coautore del Rapporto; mons. Pierpaolo Felicolo, direttore generale della Fondazione Migrantes.

Ha moderato l’incontro p. Luciano Larivera SJ, direttore del Centro culturale Veritas.

Qui l’audio della conferenza:

Parte 1ª

Parte 2ª

 

Qui le slides:

I. 12 marzo DOTT.SSA CRISTINA MOLFETTA

 

L’introduzione di mons. Enrico Trevisi

“Il Report ‘Scegliere se migrare o restare’ è una miniera; lo vedo come qualcosa di molto prezioso». Con queste parole, mons. Enrico Trevisi ha introdotto il tema centrale della serata, sottolineando la complessità di un fenomeno che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo.

«Si tratta di problematiche che facilmente diventano oggetto di scontro, culturale e politico; e qui si parla di numeri molto rilevanti, ma dietro a questi numeri ci sono persone.” Il fenomeno migratorio infatti è spesso oggetto di dibattiti accesi e polarizzati, rischiando di dimenticare l’umanità e le storie individuali che si celano dietro le statistiche.

“E ogni persona è presente con la sua storia e con la sua storia di sofferenza, per cui parliamo di persone e di persone con storie le più drammatiche e ognuna diversa dall’altra.”

L’intervento del vescovo ha posto l’accento sulla sofferenza e le sfide che i migranti affrontano, sottolineando l’unicità di ogni esperienza e la necessità di un approccio empatico e personalizzato.

Partendo dal messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2023, mons. Enrico Trevisi ha invitato a riflettere sulla necessità di “impegnarci operosamente a favore della giustizia, della solidarietà e della pace.”

“Non c’è la libertà di scegliere se non c’è giustizia”: il vescovo ha sottolineato come la libertà di migrare o restare sia strettamente legata a condizioni di giustizia e sicurezza per tutti.

Mons. Trevisi ha invitato a non rimanere indifferenti di fronte alle ingiustizie e alle sofferenze del mondo, ma a denunciare con abnegazione e coraggio le cause che le provocano: “Rinunciare per denunciare per annunciare”, queste le sue parole.

Mons. Enrico Trevisi ha concluso con un messaggio di speranza e di impegno, invitando a coltivare la compassione e l’accoglienza verso tutti i migranti: “Chiediamo la forza dello spirito per manifestare la tenerezza che è di Dio, di Dio Padre, ad ogni migrante che incontriamo sul nostro cammino.

Infine l’augurio del vescovo, rivolto a tutti i presenti: “che tutta la nostra vita sia motivata per fare scelte coraggiose”.

(Foto di Cristiana Babici)

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