Mercoledì 18 settembre alle ore 19 presso il Centro Culturale Veritas si presenta il libro di Silvano Magnelli “Pescatori di perle”.

Intervengono alla serata don Mario Vatta, fondatore della Comunità di San Martino al Campo, autore della prefazione e Daniela Schifani Luchetta, presidentessa della Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, che firma la postfazione. Introduce e modera Tiziana Melloni, direttrice della testata centroveritas.it.

Ideale continuazione del suo saggio “Oltre l’isola che non c’è”, “Pescatori di Perle”, seconda opera di Magnelli ricca di citazioni ed esperienze, è un lungo dialogo con il lettore sulla bellezza di costruire una rinnovata fiducia nell’uomo, punto di partenza per un cammino di fede autentica.

Silvano Magnelli è attivo nel campo dell’associazionismo cattolico; è stato per lungo tempo docente di diritto nelle scuole superiori della città; è giornalista e saggista.

Di seguito un estratto della postfazione di Daniela Schifani Luchetta

Nel fondo del mare vive e agisce una moltitudine di conchiglie da aprire e da ammirare. Le correnti calde non spariscono, anche se persistono le insopportabili maree gelide…” è da queste parole che voglio partire, perché credo che racchiudano tutta la magia di questo libro, che è poi il pensiero di Silvano.

È molto bella la metafora delle perle racchiuse in una conchiglia in fondo al mare, perle alla portata degli uomini che hanno il desiderio e la volontà di coglierle, perle che regalano un senso alla nostra vita, altrimenti destinata alla tristezza e alla solitudine.

Silvano tocca, con una leggerezza straordinaria, temi molto complessi ed è quasi commovente l’energia e l’amore che riesce a trasferire in ogni riga nel tentativo, assolutamente riuscito, di comunicare al mondo la ragione stessa della vita: amare, indipendentemente dal Dio a cui ci si rivolge nelle proprie preghiere, non stancarsi mai di cercare nell’altro la ragione stessa della nostra permanenza sulla Terra, perché  poi “… alla sera della vita, conterà solo quanto avremo amato…” e ancora “… Dove non c’è amore, metti amore e troverai amore…” (San Giovanni della Croce)

È una dolce lezione, quella che ci arriva da questo scritto, ed è tenero che provenga da una persona adulta e non da un giovane ancora pieno di sogni e di illusioni. È proprio la consapevolezza di una vita spesa al servizio degli altri, che rende speciali le perle che Silvano pesca e regala a piene mani al lettore.