Si è svolta il 28 febbraio presso l’Aula Magna della Sezione di Studi di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) in via Filzi 14 la conferenza “Balcani, torna la paura”.
I relatori erano Francesco Ronchi, Paolo Rumiz, Federico Donelli e Laris Gaiser.
L’evento si è tenuto in collaborazione con il Club Geopolitica di Trieste, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Trieste – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali.
Qui il podcast della serata:
I relatori
Francesco Ronchi insegna Politica europea alla Columbia University di New York e a Sciences Po a Parigi. Funzionario europeo, è stato incaricato delle attività del parlamento europeo a sostegno della democrazia nei Balcani. È autore de La scomparsa dei Balcani. Il richiamo del nazionalismo, le democrazie fragili, il peso del passato (Rubbettino, 2023).
Nel saggio “I Balcani stanno scomparendo” l’autore delinea il destino dei Balcani: politicamente dimenticati da un’Europa che negli ultimi vent’anni ha preferito aprirsi a Est fino a inglobare gli ex satelliti sovietici, lasciano un grande vuoto nel proprio cuore geografico e storico. Il libro è un viaggio dentro tali territori, con l’invito a riscoprirli. Perché dentro quest’apparente vuoto si agitano invece forze in grado di condizionare il futuro dell’intero continente. Innanzitutto, il ritorno del nazionalismo serbo che scuote Belgrado e altri Paesi della regione, soprattutto la Bosnia, definita da Emmanuel Macron “una bomba ad orologeria”. E poi il Kosovo e il Montenegro, anch’essi tutt’altro che immuni dal revival nazionalista. Mentre, al contempo tali fibrillazioni, vengono sfruttate sapientemente dalla Russia che, utilizzando i legami storici coltivati negli ultimi anni, tende a destabilizzare la regione.
Paolo Rumiz, triestino, è giornalista e scrittore. Inviato di guerra, ha seguito le vicende legate all’area balcanica e in prima persona quelle legate alla disgregazione delle Repubbliche Jugoslave in Croazia e Bosnia Erzegovina. È autore di numerosi saggi e reportage di viaggio tra cui Danubio. Storie di una nuova Europa (1990); La leggenda dei monti naviganti (2007); Tre uomini in bicicletta (con F. Altan, 2008); L’Italia in seconda classe (2009); Trans Europa Express (2012); Morimondo (2013); Come cavalli che dormono in piedi (2014); entrambi nel 2015, La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna (da leggere soltanto ad alta voce) e Il Ciclope; Appia (2016); La regina del silenzio (2017); Il filo infinito (2019); Il veliero sul tetto. Appunti per una clausura (2020); Canto per Europa (2021); Una voce dal Profondo (2023).
Federico Donelli è docente di Relazioni internazionali presso l’Università di Trieste. È stato ricercatore post-doc in Relazioni Internazionali presso l’Università di Genova, dove insegna Storia e Politica del Medio Oriente. I suoi campi di ricerca riguardano la politica internazionale e gli studi sulla sicurezza della regione MENA, concentrandosi sulla politica estera dei diversi attori. Attualmente si occupa del processo di militarizzazione del Corno d’Africa e del crescente impegno degli Stati mediorientali nella regione. Tra i suoi ultimi lavori “The Ankara Consensus: the significance of Turkey’s engagement in sub-Saharan Africa” in Global Change, Peace & Security, “Fluctuating Saudi and Emirati Alignment Behaviours in the Horn of Africa” in International Spectator, e Le due sponde del Mar Rosso: la politica estera degli Stati mediorientali nel Corno d’Africa (Mondadori Università, 2019).
Laris Gaiser è professore di studi sulla sicurezza, membro dell’ITSTIME presso l’Università Cattolica di Milano e Senior Fellow al centro studi GLOBIS dell’Università della Georgia (USA). Insegna geoeconomia e geopolitica all’Accademia Diplomatica di Vienna. Dal 2012 al 2014 ha presieduto l’Università Euro-Mediterranea EMUNI. Come editorialista scrive per diversi giornali europei e svolge regolarmente attività di consuleza a favore di governi ed aziende multinazionali. Dal 2015 è membro del consiglio di presidenza dell’Unione Paneuropea Internazionale a Strasburgo.
Tra i suoi ultimi volumi Intelligence Economica (Aracne, 2015) e Economic Intelligence and Global Governance – Reinventing States for a New World Order (Il Cerchio, 2016).