Il Centro Veritas, in collaborazione con Historia Gruppo Studi Storici e il Liceo Carducci-Dante, presenta  la conferenza “Odorico da Pordenone e la Cina”.

L’iniziativa si terrà il mercoledì 12 dicembre alle 18.30.

E avrà luogo non in sede ma presso l’Aula Magna del Liceo Carducci-Dante, in via Giustiniano 3. L’ingresso è libero

Interverranno:

Mons. Giancarlo Stival, Abate di Sesto al Reghena, su “Frate Odorico del Friuli da Pordenone alla Cina per guadagnare le anime”

Padre Luciano Larivera S.I.,  Centro Culturale Veritas, su “I gesuiti in Cina”

Prof. Aggr. Guglielmo Cevolin, Università di Udine, su “Le strutture giuridiche delle vie della seta e la libertà religiosa”

 

La conferenza si innesta nelle celebrazioni per il settimo centenario dalla partenza verso l’allora ignoto Oriente di Odorico da Pordenone, figlio della città di cui porta il nome e del Friuli ove visse.

«Al rientro dal lontano Oriente, nell’Itinerarium, Odorico descrisse il suo viaggio, definito “meraviglioso” da antichi scrittori, in una relazione considerata un best seller della letteratura medievale. All’andata egli aveva attraversato le regioni del Medio Oriente e poi veleggiato lungo le coste di India, isole dell’Oceano Indiano e Pacifico (Sri Lanka, Indonesia, Filippine), Vietnam, sino in Cina e alla sua meta Khanbaliq, oggi Pechino. Il ritorno era stato via Tibet, Afghanistan, Turkestan, Persia, Armenia (la celebre Via della seta, percorsa alcuni anni prima da Marco Polo).

Con questa esperienza Odorico fece conoscere Pordenone – città che, oltre al religioso francescano, ha come “ambasciatore” il pittore Giovanni Antonio de’ Sacchis detto appunto il “Pordenone” – e la sua memoria contribuisce oggi a creare una rete pure di rapporti culturali e scambi economici nelle sfide indotte dalla globalizzazione.

Il progetto Odorico700 si presenta con un programma ricco di eventi volti ad approfondire molteplici aspetti: l’esperienza straordinaria di Odorico, infatti avvicinò e può avvicinare ancora popoli appartenenti ad aree vaste e diverse della Terra. La sua è un’impresa che si presta a essere diffusa sotto vari aspetti: antropologico, storico, geografico, religioso e turistico, sui quali interessare anche le nuove generazioni e creare occasioni di confronto culturale, economico e commerciale tra la nostra Regione e l’Oriente più estremo (tuttora sono là presenti il suo nome e la sua figura). Doveroso riscoprire anche il patrimonio storico-spirituale legato alla figura di Odorico e che appartiene intensamente e intimamente all’identità del popolo del Friuli.

Beato Odorico da Pordenone: profilo

Nasce a Villanova di Pordenone nel 1285 circa, entra tra i Frati Minori nel convento di San Francesco di Udine e viene ordinato sacerdote. Trascorre periodi da eremita in luoghi francescani del Friuli: inizia già la fama della sua santità. La sua presenza conventuale è in particolare attestata da documenti a Gemona, Cividale, Castello di Porpetto e l’11 luglio 1318 a Portogruaro.

Da questa data inizia da Venezia, raggiunta quindi Trebisonda sul Mar Nero, un lungo viaggio missionario, per mare e per terra, alla volta della Cina. Tocca Persia e Mesopotamia, India – dove raccoglie piamente le reliquie dei confratelli martirizzati nel 1321 a Tana – Sri Lanka, le isole indonesiane e filippine, il Vietnam.

A Pechino, per tre anni, accolto dal confratello fra Giovanni da Montecorvino fondatore della missione cattolica nel Celeste impero e primo patriarca di tutto l’Oriente, annuncia il Vangelo e battezza.

Ritorna in patria percorrendo la “Via della seta” (Cina, Tibet, Pamir, Afghanistan, Turkestan, Persia, Armenia) con l’obbedienza di recarsi dal Papa ad Avignone e sollecitare l’invio di altri missionari in Oriente.

La morte lo coglie a Udine il 14 gennaio 1331 poco dopo avere dettato a Padova, nel convento del Santo, ancora per obbedienza, il racconto del suo straordinario Itinerarium, noto anche con i titoli di Relatio, De mirabilibus mundi, De rebus incognitis, Novitates. Fioriscono immediatamente i miracoli al suo sepolcro.

Il corpo di frate Odorico da Pordenone riposa nell’artistica Arca marmorea (1332) ora nella chiesa del Carmine a Udine. Di lui, sempre venerato come beato, è riconosciuto il culto il 2 luglio 1755. La causa per la sua canonizzazione, ripresa nel 2002, è promossa, come attori e postulatori, dai Frati Minori Conventuali».

da https://www.comune.pordenone.it/it/citta/eventi/calendario/odorico-700-1/odorico-700