Quante volta capita di litigare per motivi banali, solo perché non ci si capisce e, soprattutto, uno non coglie le intenzioni dell’altro ma legge l’intera vicenda esclusivamente con i propri occhiali?
Probabilmente ciascuno di noi, a vari livelli, si riconosce nella situazione citata: come docente, genitore, collega, partner, amico. Tutto accade perché, in fondo, è veramente difficile accogliere il punto di vista dell’altro.
Questo il focus del secondo dei tre laboratori promossi dall’Uciim, Unione Cattolica Italiana di Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori, svoltosi lo scorso mercoledì 18 ottobre presso il Centro Culturale Veritas, col titolo “Ricomponiamoci. Possibili alleanze relazionali e professionali tra agenzie aducative“.
Come saluto e apertura dell’incontro, le dott.sse Liviana Zanchettin e Maria Lorena Monaco
del Coordinamento pedagogico del Comune di Trieste, hanno chiesto a ciascuno dei partecipanti di raccontare brevemente come si è sentito accolto a scuola in qualità sia di docente che di genitore: sono emerse varie esperienze, di segno sia positivo che negativo, con sfumature intermedie dove emerge la consapevolezza che si sarebbe potuto fare di meglio e che forse sarebbe bastato poco per far andare le cose in un modo completamente diverso.
Qui il racconto dettagliato del laboratorio: RICOMPONIAMOCI_lab18ott23
Qui ulteriore materiale a cura della della dott.ssa Sabrina Zuodar (psicologa): PER RITESSERE LA TRAMA EDUCATIVA 20 otto 23
Il prossimo laboratorio, dal titolo “Come attivare l’Agency educativo nell’attuale complessità sociale. Assieme per trasformare casi difficili in opportunità“, con la dott.ssa Luisa Onofrio, funzionario assistente sociale presso il Ministero dell’Interno, si svolgerà venerdì 17 novembre, sempre dalle 17 alle 19.