«Abbandoniamo le polemiche per ascoltare insieme che cosa lo Spirito dice alla Chiesa, custodiamo la comunione, continuiamo a stupirci per la bellezza della Liturgia»: lo scrive Papa Francesco nella Lettera apostolica Desiderio desideravi «sulla formazione liturgica del Popolo di Dio», indirizzata lo scorso 29 giugno 2022, solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e ai fedeli laici.

Ispirato dalle parole di Gesù «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione», riportate dall’evangelista Luca (22, 15), il documento contiene, come spiega lo stesso Pontefice, «riflessioni sulla Liturgia, dimensione fondamentale per la vita della Chiesa», le quali seguono quanto già scritto ai soli vescovi «in seguito alla pubblicazione del Motu Proprio Traditionis custodes».

Della lettera apostolica ha parlato p. Luciano Larivera S.I. lo scorso mercoledì 25 gennaio presso il Centro Culturale Veritas nel secondo incontro del ciclo “Ponti” per i mercoledì del Veritas.

P. Larivera si è soffermato in particolare sulla opportunità che viene offerta ai fedeli cristiani da papa Francesco di conoscere più a fondo la liturgia “culmine e fonte” della vita cristiana.

Ispirandosi alla tela de “La parabola dei ciechi” di Pieter Bruegel il Vecchio (1568; custodita presso il Museo di Capodimonte a Napoli, ndr), il relatore ha suggerito come rispetto alla liturgia possono esistere vari tipi e livelli di cecità, che impediscono di viverla come centro dell’esperienza cristiana.

Al seguente link le diapositive proposte da p. Luciano Larivera:

DESIDERIO DESIDERAVI