Mercoledì 6 novembre alle 18.30 presso il Centro Culturale Veritas di Trieste (via Monte Cengio 2/1A) si terrà la conferenza dal titolo “Economia Civile come antidoto a riciclaggio e usura”. Interverranno Annapaola Porzio, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura ed ex-Prefetto di Trieste, don Marcello Cozzi ex-vicepresidente nazionale di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” con una lunga esperienza di coordinamento di fondazioni antiusura; e Luciano Larivera, direttore del Centro Culturale Veritas.

Lo scorso 5 luglio, nella Prefettura di Trieste, alla presenza dell’allora ministro degli interni e delle autorità cittadine è stato siglato un Protocollo per contrastare il pericolo di infiltrazioni mafiose nei porti di Trieste e di Monfalcone oltre che nel Porto Vecchio. Il prefetto Velerio Valenti allora osservava che viviamo “un momento particolare per la crescita di questa città, ma questa espansione deve essere accompagnata da adeguati anticorpi per arginare attività di stampo mafioso, com’è accaduto nel 2017 con la Depositi Costieri. Quella società è fallita e ora rimane la cicatrice di quell’episodio”.

Il riciclaggio dei proventi di attività criminali può trovare pure la via dell’usura, anche a Trieste. E, comunque sia, anche i proventi dell’usura – delitto che può avvenire con l’aggravante del metodo mafioso – esigono di essere ripuliti: spesso in attività legali.

Usura e riciclaggio (come elusione-evasione-frode fiscali, racket, corruzione, traffico di droga, tratta di esseri umani ecc.) sottraggono risorse allo sviluppo economico e a una equa redistribuzione sociale. La società civile non può meramente delegare allo Stato l’azione di “prevenire” l’usura, di “proteggere” le vittima dell’usura, di “perseguire” gli usurai, perché occorre offrire supporto protettivo, anche morale e affettivo, alle vittime e ai testimoni perché denuncino i criminali. E anche il sistema bancario e delle confederazioni di imprese sono e devono essere in prima linea. Il paradigma  dell’Economia “civile” esige la “sussidiarietà circolare” tra Stato, imprese e comunità.

Per questo da anni, limitandoci agli ultimi decenni, anche il mondo ecclesiale e del volontariato ha attivato servizi antiusura. Lo stesso don Marcello Cozzi è presidente della “Fondazione Antiusura Interesse Uomo”, nata a Potenza nel 2002 e presente in altre parti di Italia con i suoi sportelli. Nel suo intervento alla conferenza del prossimo 6 novembre ci racconterà soprattutto “storie di salvezza”, perché l’usuraio di fatto vuole la vita della sua vittima, schiavizzandolo o peggio; ma presenterà anche “storie di redenzione” di alcuni criminali.

Il prefetto Porzio, con il suo incarico presso il ministero degli Interni, aiuterà a comprendere questo fenomeno criminale a livello nazionale e, soprattutto, come opera il Commissario nella sua funzione di coordinamento per favorire l’accesso ai fondi di solidarietà pubblici e privatistici alle vittime, spesso imprenditori.

Racket e usura investono anche il Friuli Venezia Giulia. Lo testimonia lo “Sportello della legalità” di Trieste, che è rivolto alle vittime e a chi rischia di diventarne preda. Il suo scopo è offrire ascolto e supporto psicologico, consulenza e, in caso, accompagnamento alla denuncia alle autorità’ competenti. Lo “Sportello della legalità” è nato nel 2014 grazie alla collaborazione tra Camera di Commercio Venezia Giulia e Libera ed è diventato un punto di riferimento locale e regionale.

In occasione della conferenza, lo Sportello della legalità di Trieste ci presenterà in breve: i dati del fenomeno di cui è testimone e come accedere ai suoi servizi. In alcuni casi, lo Sportello ha collaborato con l’Azienda Sanitaria, quando il bisogno finanziario era collegato alla dipendenza da gioco d’azzardo. Dove si è riscontrato il pericolo di usura, è stata attivata la presa in carico da parte della Fondazione Interesse Uomo, con prestazioni di garanzia su prestiti bancari a chi possedeva i requisiti previsti dalla legge. Ad oggi, la Fondazione, è supportata da una convenzione con la Banca Etica.